Prati di Tivo, Finori restituirà gli impianti martedì. Ma non la cabinovia

La comunicazione ufficiale fatta alla Gst. Intanto Tudisco (Asbuc Pietracamela) propone la soluzione: “Affidamento ai Persia o nuova gara solo per cabinovia e tapis roulant”. Sul ricorso al decreto ingiuntivo il giudice di Ascoli si riserva

TERAMO – Gli impianti di risalita dei Prati di Tivo saranno riconsegnati alla Gran Sasso Teramano, un pò per volta, a cominciare da martedì prossimo, 29 novembre. Lo ha garantito Marco Finori, che attualmente è custode degli impianti, dopo la querelle dei due appuntamenti saltati.

Sono stati i legali dello stesso imprenditore a comunicarlo alla Gst, annunciando la riconsegna delle due seggiovie (quadriposto e Pilone di Mezzo), mentre per la cabinovia Prati di Tivo-Madonnina occorrerà qualche giorno in più per permettere di liberare i magazzini da materiali che non sono di proprietà della Gst. Potrebbe essere questa un primo segnale di apertura verso una conclusione del contenzioso instaurato tra le parti sul fronte Prati di Tivo.

Ricordiamo infatti che sono aperti altri fronti, sul fronte giudiziario, penale e civile, per i ricorsi presentati sulla vicenda della revoca della gestione e del bando di gara per la vendita degli impianti. A tal proposito, oggi si è tenuta l’udienza – in remoto – davanti al tribunale di Ascoli Piceno, per discutere dell’opposizione della Gst al decreto ingiuntivo con cui Finori chiede il pignoramento di somme per circa 110.000 euro: il giudice si è riservato la decisione che sarà nota tra qualche giorno

Oggi, prima. che Finori comunicasse la decisione di riconsegnare quadriposto e Pilone parte degli impianti, sulla vicenda è intervenuto il presidente dell’Asbuc di Pietracamela, Paride Tudisco che ha proposto soluzioni per aggirare lo stallo della situazione che pregiudica passi avanti verso la riapertura della stazione.

Tudisco propone, nelle more del giudizio avviato dinanzi al giudice civile da Finori, o l’affidamento al secondo classificato, ovvero l’impresa dei Fratelli Persia alle stesse “condizioni economiche date alla ditta Finori fino allo scorso 23 settembre, in alternativa, indire immediatamente un bando di gestione con le stesse caratteristiche sopra citate, di questi due impianti con una pubblicazione di 15 giorni“.

La proposta – scrive Tudisco -, pur prendendo in considerazione solo i due impianti che sono immediatamente utilizzabili, cabinovia e tapis roulant, non è sicuramente risolutiva ma ritengo sia almeno sufficiente per far sopravvivere il territorio sia d’inverno che d’estate, dando un minimo servizio ai turisti e agli avventori”.